giovedì 10 marzo 2011

Disgressioni sul Nucleare

Vorrei chiarire un paio di punti sulla questione nucleare e le mie avversità:
- Non ho mai sostenuto che il Nucleare non sia conveniente, è  anzi oggettivamente un buon affare da molti punti di vista; è innanzitutto la modalità di produzione dell'energia più a basso costo, QUASI sicura, secondo le tecnologie e controlli moderni, e assolutamente pulita durante la sua attività. Le scorie sono poche in rapporto all'energia prodotta ed il suo utilizzo può essere continuativo. Le centrali nucleari poi hanno potenze irraggiungibili da altre tipologie di centrali e con 3-4 centrali si potrebbe mantenere davvero più di mezza Italia.
 Il fotovoltaico a confronto è una pipì nel mare per efficienza ed energia prodotta, e sia esso che l'eolico con un uso massiccio e su grandi centrali potrebbero deturpare anche loro l'ambiente(senza contare che ultimamente non si sa da dove vengono davvero tutti sti investimenti nell’eolico che sappiamo tutti essere mooooolto remunerativo da poter recuperare l’investimento anche in 3 anni)
Ma questa non è una questione di costi- benefici, che comunque vi cito:
- nel costo dell'"economica" energia nucleare NON SONO INCLUSI né i costi di smaltimento della centrale stessa, nè i costi millenari, anche ambientali, di stoccaggio delle scorie che non saranno mai presto risolti, né i costi generazionali e sociali dei danni all'ambiente e alle persone ove mai fosse trovato un sito. E fin quando il sito di stoccaggio non si trova, e non si troverà, le scorie restano NELLA centrale, PIU’ O MENO stoccate. Se nei costi includete anche il costo di uno shuttle diretto verso il sole con le scorie si può anche ragionare. E non fatevi fregare, le scorie sono MOLTO nocive e PER LUNGO TEMPO, la leucemia ai vostri figli o nipoti in vicinanza di una centrale è a dir poco probabile, ed anche questo è un altro costo.
 E questa ricerca dei siti scatenerebbe senza dubbio una guerra civile vera e propria negli eventuali posti individuati, e anche questi sono costi.
- ci sono apprezzabili e diffuse teorie secondo le quali l'uranio nei prossimi 50 anni sarà completamente estinto nel pianeta. investire in una centrale nucleare significa investire molti miliardi di euro. metterci 0 anni per costruirla (secondo i tempi italiani e valutando i casini e sommosse che succederanno e potranno rallentare il tutto), usare poi la centrale per 20 anni al massimo e smaltirla.
Non ci sarà poi nessun avanzamento nella ricerca perché le prossime centrali semplicemente non esisteranno perché sarà finito l'uranio. E comunque già il settore nucleare implica una struttura di ricerca solida che l'Italia non ha.
- Nessun paese al mondo sta attualmente investendo nel nucleare, lo usa chi non l'ha mai abbandonato e molto sovvenzionato statalmente. e li stessi USA stanno dismettendo diverse centrali. La Francia è l'eccezione ma hanno investito troppo in ricerca negli anni passati per abbandonare anche solo gradualmente.

- il mondo è stato dominato dai capitali del petrolio che hanno influenzato gli ultimi 100 anni, condizionando civiltà e poteri (e il petrolio 100 anni fa non era il miglior carburante,era solo il più veloce e il più facilmente reperibile in America che ha fatto tralasciare molte altre fonti possibili soprattutto in termini di ricerca). Il nucleare è l'altra grande faccia del potere forte e controllante. infatti sono solo 2-3 le aziende (sovvenzionate pubblicamente) che possono creare una centrale nucleare (EDF e Areva).
Il futuro delle nuove fonti, se sarà,come si spera, completamente delocalizzato (sono anche io contro alle mega centrali eoliche o fotovoltaiche) farà davvero paura perchè fa perdere il controllo della gestione dell'energia,se si investisse davvero nelle fonti alternative (invece di investirle nel nucleare) e i prezzi si abbassassero, tutti potremmo produrci l'energia in casa per OGNI cosa, senza dipendere da nucleare, gas, benzina, stream,grid, reti elettriche, petroliere ecc..che sono tutti risorse e mezzi di trasporto che implicano grandi investimenti che le compagnie devono recuperare e quindi devono controllare.
Ah, per la cronaca, il gas ed il carbone (supportato però dalle nuove tecnologie) sono le uniche risorse fossili davvero convenienti per “mantenerci” in questi anni, si spera, evolutivi. Ed il carbone a riguardo è molto anti-geopolitico, tutti ce l’hanno, ce n’è tanto, e costa poco, quindi non è soggetto a grandi lobby di potere e commerci.
I soldi di questi grandi investimenti centralizzati si dovrebbe invece usare per investire in ricerca di energia distribuita, partendo dal come catturare l'energia dei nostri tanti mari, la geotermica, la produzione di idrocarburi da canapa o alghe marine, l'ottimizzazione delle ultime vernici fotovoltaiche con cui potremo dipingere auto e palazzi , l’efficienza dei pannelli fotovoltaici anche oltre il silicio, l'eolico ad asse orizzontale o lo studio di generatori sul moto ondoso, sulla fusione fredda già riprodotta in alcuni laboratori di geni visionari,sulle vibrazioni prodotte nei grandi passaggi pedonali e stradali.
Se il nostro governo invece di dare soldi alla Libia per gas, petrolio, femmine e autostrade, con i soldi da investire nel nucleare avesse fittato una porzione di deserto ed installato una 50ina di km di pannelli fotovoltaici stavamo già apposto (questa è quasi una battuta eh..:-)).
Ci sono migliaia di alternative possibili e migliori quelle citate sono davvero poche, ma sarebbero convenienti rispetto al nucleare?
 Non lo so, nessuno può saperlo ora, ma come ho detto all'inizio questa non è una questione di costi-benefici. E' una questione di spirito, la terra non è nostra e noi la dovremmo lasciare ai nostri figli in condizioni migliori  di come l'abbiamo trovata. La generazione dei nostri genitori si è già mangiata il mondo in termini energetici e  ambientali senza alcun rispetto e calcolo per noi figli. Tutti i 60-70enni di oggi hanno già un grande debito per come hanno usato il mondo negli ultimi 50 anni. Cercate di recuperare nell'ultima parte della vostra vita, per non essere ricordati nei libri di storia fra 100 anni come una generazione di cui vergognarsi. Dove vogliamo che davvero vada il mondo? Come lo vorremmo vedere fra 100 anni?

Grazie 
FG

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